WeStart

WeStart è un’associazione nata a Palermo nel 2020 con lo scopo di contribuire allo sviluppo territoriale, sociale, economico, turistico, sportivo, agricolo, artigianale, culturale e civile e alla sempre più ampia diffusione della democrazia e della solidarietà nei rapporti umani, individuali e collettivi.

Con la finalità di raggiungere tali obbiettivi, l’associazione si occupa di attività di progettazione, gestione e valutazione dei progetti e programmi strategici per lo sviluppo territoriale, attività di monitoraggio dei fondi dell’Unione europea, programmazione territoriale e marketing strategico, digitalizzazione dei mercati esteri e valorizzazione del territorio, con particolare attenzione verso le tematiche della partecipazione femminile e giovanile, della digitalizzazione e della cooperazione tra pubblico e privato. Tali attività sono inoltre coadiuvate da eventi, laboratori, fiere, conferenze, workshop indirizzati alle entità che necessitano di affiancamento in tali settori.

WeStart è sinonimo di “partenza con scatto”, “accelerazione delle idee”. Per questo motivo, la mission di WeStart è fornire soluzioni valide, sostenibili e diversificate pensate su misura, con l’uso di tecnologie e strumenti innovativi generati da un’equipe di lavoro multidisciplinare, esperta nei campi dell’imprenditoria, della comunicazione e della legge. Questa è la formula, a parere di WeStart, per rilanciare il tessuto economico di un territorio.

Comunicazione Pubblica

COMUNICAZIONE PUBBLICA è l’Associazione riconosciuta dal Ministero dell’Industria e dello Sviluppo Economico ai sensi della L. 4/2013 titolata ad attestare la qualificazione professionale dei comunicatori pubblici; non ha fini di lucro, e (dall’Art. 3 dello Statuto) “ritenendo che un’efficace opera d’informazione istituzionale avvenga nell’interesse pubblico e contribuisca alla modernizzazione della Pubblica Amministrazione e alla crescita di qualità dei servizi, intende promuovere l’identificazione pubblica e l’affermazione del ruolo della comunicazione nell’ambito delle attività delle istituzioni pubbliche, degli Enti economici, delle organizzazioni e dei loro utenti. Essa opera per la crescita culturale e sociale e per l’aggiornamento di quest’attività e di coloro che Ia esercitano, nella consapevolezza che nelle funzioni di informazione, ascolto e coinvolgimento dei cittadini alla vita pubblica, la comunicazione pubblica e istituzionale è strumento essenziale per rafforzare il sistema democratico, migliorando l’inclusione, la partecipazione, la trasparenza e fa accessibilità ai servizi pubblici anche in conformità agli indirizzi dell’Unione Europea e degli organismi nazionali e sovranazionali. L’Associazione considera obiettivo prioritario il riconoscimento e la valorizzazione in ogni forma e sede delle attività rappresentate”.

Associazione Analisti Ambientali

L’Associazione Analisti Ambientali è un’associazione tecnico-scientifica senza scopo di lucro che sostiene e promuove da trentacinque anni, con rigore scientifico e con un approccio interdisciplinare, la centralità e la qualità delle procedure di valutazione ambientale quale strumento di gestione efficiente delle tematiche ambientali.

L’Associazione ha consolidato nel tempo caratteristiche tecnico-scientifiche e professionali al fine di sviluppare da una parte un approfondimento concreto delle problematiche ambientali e dall’altra la crescita di una cultura integrata dell’ambiente.

Attraverso convegni, dibattiti e la rivista “le Valutazioni Ambientali”, l’Associazione informa, valuta, aggiorna, fornisce spunti di riflessione sulle tematiche attinenti la valutazione ambientale affrontandone gli aspetti critici e nel contempo segnalando le esperienze positive e le buone pratiche attuate sul territorio.

La complessità delle tematiche ambientali necessita di un approccio di tipo interdisciplinare ed è per questo motivo che l’AAA riunisce persone, enti e organizzazioni attivi nel campo della valutazione ambientale indipendentemente dalla loro specializzazione quali ingegneri, architetti, agronomi, biologi, geologi, giuristi, filosofi, naturalisti, economisti e urbanisti legati dal comune interesse di allargare le proprie conoscenze.

Posto che il dispositivo RRF prevede che ogni misura del piano (sia essa riforma o investimento) deve rispettare il principio “Do No Significante Harm” (“non arrecare un danno significativo”) ai 6 obiettivi ambientali europei fissati dal Regolamento “Tassonomia” alla luce di quelli stabiliti dall’Accordo di Parigi, COP 21 del 2015 e politiche ambientali pilastro del Green Deal UE. Il tutto secondo una procedura ben strutturata da Regolamenti della Commissione europea: RRF, Orientamenti & C.

Posto che è oramai evidente che una cosa è il monitoraggio (e rendicontazione) del PNRR e un altro è il monitoraggio del principio DNSH (“Do No Significante Harm” “non arrecare un danno significativo”); così come ci pare altrettanto evidente (e non so se e come questo possa essere ricomposto a tutti i livelli istituzionali) che il primo è, al momento, l’unico sviluppato dalle diverse esperienze di monitoraggio come questa. Quindi vuol dire che nessuno nella società civile (e nel mondo ambientalista) si sta al momento occupando del monitoraggio ambientale (e della relativa valutazione ex ante e in itinere) del PNRR ovvero del DNSH. E questo nella convinzione che è certamente importante monitorare come vengono utilizzati i nostri soldi ma anche gli effetti che il loro utilizzo in un modo piuttosto che in un altro può provocare sull’ambiente.

Così come inoltre è necessario prestare molta attenzione a due aspetti della fattispecie “italiana” sul DNSH:

– la traduzione applicativa della valutazione del principio DNSH, così come trattata negli “Orientamenti tecnici”, in una autocertificazione “promulgata” dalla prassi operativa;

– e la considerazione che “se un progetto è conforme alla normativa ambientale vigente può ritenersi assolta la verifica del principio DNSH” (così come emerge nella Guida Operativa MEF e in alcune affermazioni di funzionari dello Stato); cosa che è l’esatto contrario di quanto afferma la CE negli Orientamenti tecnici.

Quello della valutazione del principio DNSH e del relativo monitoraggio è il campo dove possiamo mettere in campo le competenze storiche della nostra associazione e le professionalità presenti fra i soci stessi.

Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP)

L’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP) è un ente pubblico di ricerca, che svolge analisi, monitoraggio e valutazione delle politiche del lavoro e dei servizi per il lavoro, delle politiche dell’istruzione e della formazione, delle politiche sociali e di tutte quelle politiche pubbliche che hanno effetti sul mercato del lavoro. Il suo ruolo strategico nel nuovo sistema di governance delle politiche sociali e del lavoro dell’Italia è stabilito dal Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 150.

Amapola

Amapola srl impresa sociale nasce nel 2020 dalla trasformazione dell’associazione “Amapola – progetti per la sicurezza delle persone e delle comunità”, la quale dal 2002 ha operato con approccio integrato e multidisciplinare nella progettazione e realizzazione di politiche e interventi nel campo della vivibilità urbana, della promozione della convivenza e della coesione sociale. Amapola affianca le amministrazioni pubbliche e gli enti di terzo settore nella progettazione di politiche e interventi attraverso attività di ricerca, assistenza tecnica, formazione, sviluppando collaborazioni e partenariati in Italia e all’estero. Lo staff multidisciplinare opera in maniera trasversale ed è composto da ricercatori e esperti con competenze tecnico-scientifiche ed esperienze consolidate nell’ambito della progettazione e gestione di interventi sociali, immigrazione, sviluppo locale e di rigenerazione urbana, caratterizzati da elevata complessità ed attenzione ai processi di community building.

Il contributo di Amapola in LIBENTER

Amapola è disponibile a portare in LIBENTER non solo la propria esperienza e le competenze maturate sul campo durante la sperimentazione europea del patto di integrità avanzato, ma anche quelle relative ad altre forme di attivazione e coinvolgimento di cittadini, in particolare nel monitoraggio.

In particolare, si vuole capitalizzare e condividere quanto appreso durante questa lunga sperimentazione del patto di integrità, mettendolo al servizio di altri soggetti della società civile e delle pubbliche amministrazioni interessate a introdurre e implementare uno strumento di accountability e trasparenza.

Stati Generali delle Donne

Gli Stati Generali delle donne sono un coordinamento permanente,un Forum che è diventato un interlocutore autorevole per le Istituzioni che operano nell’ambito delle politiche del lavoro, dell’economia, della finanza, del femminile, dei diritti, della cultura, della scuola,della formazione, della pace e del dialogo, del ben vivere, dello sviluppo. 

Osservatorio per la Comunicazione e l’Informazione nella Pubblica Amministrazione in Italia ed in Europa (OCIPA)

Osservatorio per la Comunicazione e l’Informazione nella Pubblica Amministrazione in Italia ed in Europa (OCIPA) ha sede presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione (DSPSC) dell’Università degli Studi di Salerno.

Principale attività è il laboratorio didattico per la comunicazione pubblica Diritto di Accesso Civico, che ogni anno, nell’ambito delle attività didattiche della cattedra di Comunicazione pubblica e linguaggi istituzionali del corso di laurea magistrale Corporate Communication e Media, promuove il monitoraggio civico delle informazioni per la trasparenza amministrativa e la comunicazione pubblica sulla gestione dei rifiuti urbani dei comuni.

Movimento Europeo Italia

Il Movimento Europeo Italia, fondato una prima volta nel 1948 e poi nuovamente nel 1956 come Sezione italiana del Mouvement Européen, è espressione di tutte le forze democratiche – partiti, sindacati e associazioni – impegnate nel nostro Paese per il conseguimento dell’unità europea, intesa secondo il messaggio di Ventotene che ispirò la resistenza e quale federazione fra tutti gli Stati Europei a regime democratico che possano e vogliano aderirvi in piena parità di diritti e di doveri.
Il Movimento Europeo riconosce il primo nucleo di tale federazione nelle strutture istituzionali esistenti nell’ambito dell’attuale Unione Europea, la cui prima tappa è stata la realizzazione dell’unione economica e monetaria ed ora si propone quindi di operare ad un tempo per l’ampliamento di essa, per il rafforzamento dell’integrazione tra gli Stati membri, per una evoluzione democratica delle istituzioni e per un attivo contributo di queste ultime alla promozione di un ordine internazionale fondato sulla pace.
A tal fine il Movimento Europeo svolge in primo luogo la funzione di organo coordinatore tra le forze aderenti e di strumento di proposta, di stimolo e di pressione nei confronti del Parlamento, del Governo nazionale e delle istituzioni internazionali attraverso il MEI (Movimento Europeo Internazionale), di cui fa parte.

Re-act

REACT – THE INTEGRITY COMPANY – è la prima start up innovativa a vocazione sociale per la prevenzione del crimine e la corruzione. Il suo centro di ricerca in criminologia offre servizi di consulenza, analisi e prevenzione del crimine a enti pubblici e privati. Ha sede a Padova, in via Sesta Strada 8, ed è iscritta alla Camera di Commercio di Padova nel registro delle start up innovative (codice Ateco 72.2). E’ un ente non profit per legge e per statuto.

Università degli Studi di Torino

L’Università di Torino è una delle più antiche e prestigiose università italiane. Oggi conta circa 79.000 studenti, 4.000 persone tra personale accademico, amministrativo e tecnico e 1.800 ricercatori post-laurea e post-dottorato. Svolge attività di ricerca scientifica e organizza corsi in tutte le discipline, ad eccezione di Ingegneria e Architettura. UNITO è attiva a livello internazionale grazie al coinvolgimento dei suoi ricercatori in numerosi progetti, all’istituzione di percorsi formativi congiunti – come lauree binazionali e programmi di dottorato internazionali – e alla sottoscrizione di accordi formali di cooperazione (circa 450) con istituzioni di tutto il mondo. Ha una lunga esperienza nella partecipazione a progetti europei.