Piattaforma digitale per il monitoraggio civico del PNRR

Cari tutti,

è passato qualche tempo dal nostro ultimo incontro e ci scusiamo per questo periodo di “assenza”: il perfezionamento della piattaforma ha richiesto ulteriori sforzi, anche perché l’intento comune era di renderla il più completa e intuitiva possibile.

Finalmente ci siamo: la piattaforma digitale di LIBenter per il monitoraggio civico dei progetti di investimento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è pronta. Come tutte le WebApp, anche questa potrà richiedere ulteriori piccoli interventi, ma ora ciascuno di noi può utilizzarla e iniziare a monitorare uno o più investimenti nella propria città (o in quella che vorrà), da solo o con altri!

Il prossimo 27 settembre 2023, alle ore 18:30, vorremmo illustrare a tutti voi le funzionalità della piattaforma, per consentire di avviare immediatamente la vostre azioni di monitoraggio. Dopo la call, infatti, chiunque vorrà, potrà ricevere le credenziali di accesso.

A metà ottobre, poi, ci ritroveremo per raccogliere i riscontri di tutti i monitoranti, risolvendo eventuali dubbi e perplessità.

Confidiamo nella tua partecipazione e ti invitiamo a comunicarci se ci sarai alla call all’indirizzo mail marta.venturelli@libenteritalia.eu. Se non ti fosse possibile, puoi farci sapere una nuova data per te?

Scusandoci nuovamente per il tempo trascorso, ci auguriamo che il vostro entusiasmo sia, nel frattempo, immutato e anzi cresciuto.

Un caro saluto,

Nicoletta Parisi

Coordinatrice nazionale

LIBenter

Revisione della quarta rata PNRR – via libera anche dal Consiglio UE

La richiesta di revisione della IV rata PNRR, presentata dall’Italia lo scorso 11 luglio, era stata già preliminarmente approvata dalla Commissione il 28 luglio 2023. Arriva oggi, 19 settembre 2023, la conferma del Consiglio.

Le modifiche ai 10 obbiettivi (su 27 totali) previste per la quarta rata sono state considerate giustificate e non incidono sui criteri di pertinenza, efficacia, efficienza e coerenza e potranno dunque essere realizzate.

Nel dettaglio, esse riguardano 10 obbiettivi della quarta rata di pagamento, e 6 Ministeri in totale:

  • M1C3 – Investimento 3.2: Sviluppo industria cinematografica -Progetto Cinecittà
    (Ministero Cultura)
  • M1C2 – Investimento 4: Tecnologia satellitare ed economia spaziale (MIMIT)
  • M4C1- Investimento 1.1 Piano per asili nido e scuole dell’infazioa e servizi di educazione e cura per la prima infanzia (Ministero dell’istruzione e del Merito)
  • M2C2 4.4.2 Rinnovo del parco ferroviario di trasporto pubblico regionale con treni puliti e servizio universale (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti)
  • M2C2 3.4 Sperimentazione dell’idrogeno per la mobilità ferroviaria (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti)
  • Investimenti M2C3 2.1. Rafforzamento dell’Ecobonus e del Sismabonus per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici (Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica)
  • Investimento M2C2 4.3 – Infrastrutture di ricarica elettrica (Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica)
  • Investimento M2C2 3.2 Uso dell’idrogeno nell’industria hard to abate (Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica)
  • M5C3-8 I.3 Interventi socioeducativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore (Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento Politiche di Coesione)
  • M5C1 – Investimento 1.2: Creazione di imprese femminili (Ministero dell’impresa e del made in Italy)

Arriva contemporaneamente, tuttavia, anche un monito dalla Commissione europea, “L’attuazione del Pnrr italiano è in corso, ma con un rischio crescente di ritardi. L’Italia ha presentato tre richieste di pagamento, che corrispondono a 151 tappe e obiettivi del piano e e che comportano un esborso complessivo di 42 miliardi di euro (riferito alle prime due richieste di pagamento presentate)”1. Secondo la Commissione è fondamentale “procedere rapidamente con l’attuazione del piano e la negoziazione della sua modifica è essenziale data la natura temporanea del piano in vigore fino al 2026″ .

MV

1 Secondo report annuale Ue sull’attuazione del Recovery Fund, caoitolo sull’Italia.

VIII° edizione del Festival della Partecipazione 2023 di Bologna

22, 23 e 24 settembre sono le date in cui si terrà il Festival della Partecipazione di Bologna di quest’anno, promosso da ActionAid e Cittadinanzattiva, in collaborazione con Caritas Italiana e Fondazione Innovazione Urbana e con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna. Saranno tre giorni densissimi di conferenze, workshop e momenti di aggregazione e dibattito.

Il titolo di questa edizione è “Presente! Per un futuro partecipato“, proprio perchè il focus del dibattito saranno “il riconoscimento e il potenziamento degli spazi di partecipazione civica e deliberativa, a fronte delle difficoltà vissute da tali esperienze negli ultimi anni che ne hanno indebolito l’impatto e l’estensione territoriale”1 e a fronte delle riflessioni e le richieste di cambiamento emerse gli anni precedenti dai territori.

Il Festival si figura come un luogo di aggregazione delle principali esperienze di partecipazione civica locali, nazionali e internazionali, con lo scopo di permettere un reciproco riconoscimento, produrre un signtificativo scambio di buone pratiche e reagire collettivamente verso una democrazia più partecipata.

L’ingresso agli eventi è gratuito e libero, tuttavia la prenotazione è consigliata. Iscriviti agli incontri tramite questo link.

I dibattiti si concentreranno, nello specifico, sui seguenti temi:

  • Diritto all’abitare,
  • Welfare di comunità;
  • Monitoraggio civico dei fondi PNRR e coinvolgimento della società civile nella sua implementazione;
  • Comunità energetiche e giustizia climatica;
  • Partecipazione giovanile;
  • Assemblee civiche, dibattito pubblico e strumenti innovativi di democrazia partecipativa

All’evento sul monitoraggio civico dei fondi PNRR parteciperanno Leonardo Ferrante e Marta Venturelli.

Leggi il programma completo a questo link.

1 https://www.fondazioneinnovazioneurbana.it/45-uncategorised/3145-festival-della-partecipazione-2023

“I nuovi valori del mercato e gli effetti sulle relazioni economiche e sociali”

Questo il tema dell’incontro che si è svolto lunedì 18 settembre 2023 presso l’aula d’udienza del TAR per la Lombardia, grazie all’iniziativa “Alla ricerca del filo di Arianna” , nata dalla volontà di Giancarlo Tanzarella di condividere con gli appassionati il piacere di appagare la curiosità del sapere giuridico. Secondo quest’ultimo, gli ascoltatori che dal 2012 partecipano ai suoi incontri culturali trarrebbero di volta in volta dal dibattito “l’occasione di spunti (ulteriori) in uno scambio che riproduce fuori dell’Accademia e dell’Aula giudiziaria il fervore delle idee in quel momento sul campo”.

L’occasione di dibattito, in questo caso, ruotava intorno al tema della sostenibilità ambientale, economica e sociale (e dunque anche di PNRR) in Europa. Al centro del dibattito vi è stata la questione tanto discussa della minor competitività delle imprese europee rispetto a quelle di altri paesi extra UE, dovuta alla recente attenzione verso la sostenibilità nell’ottica di radicare una maggiore responsabilità verso le future generazioni, che impone gravi costi sulla produzione. Ci si è chiesto, di conseguenza, se sia necessaria una messa a punto del sistema normativo italiano.

Consulta la locandina a questo link.

MV

Conferenza annuale della Società Italiana di Scienza Politica – 2023

Si terrà a Genova dal 14 al 16 settembre 2023 la 36esima edizione della Conferenza annuale della Società Italiana di Scienza Politica (SISP), presso le aule dell’Albergo dei Poveri, Piazzale E. Brignale, 3A, e del Palazzo del Rettorato dell’Università di Genova, via Balbi, 5.

La Società Italiana di Scienza Politica è un’associazione culturale no profit che fonda la propria attività nella promozione e nello sviluppo della Scienza Politica Italiana, occupandosi anche di favorire lo scambio di esperienze e buone pratiche tra gli esperti della materia italiani e stranieri e a coordinare le attività di ricerca e insegnamento.

La Conferenza annuale organizzata dal SISP vanta una posizione di apice: è tra le 5 migliori conferenze nazionali in Europa per importanza e riunisce ogni anno i migliori specialisti della materia provenienti da tutto il continente europeo.

I temi che veranno affrontati quest’anno sono parecchi e variegati: si parlerà di Relazioni Internazionali, di Politiche Pubbliche, di metodi di ricerca, di partecipazione politica pubblica ma anche delle sfide di più recente dibattito, come quelle legate alla disinformazione, alle tematiche di genere, fino ad arrivare all’analisi delle tendenze insite nello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina.

Nella giornata di venerdì 15 settembre, nell’ambito del Panel 6.5, si toccherà anche il tema della relazione tra corruzione sistemica, crescita economica e democrazia. Interverranno il Professor Dino Guido Rinoldi e la Prof.ssa Nicoletta Parisi portando l’esempio di LIBenter come buona pratica di coinvolgimento della società civile nel monitoraggio del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Leggi il programma completo della Conferenza qui.

MV

Stati Generali della Comunicazione per la Salute – II° edizione

Il 13 e 14 settembre si terrà a Roma – presso l’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata – la seconda edizione dell’evento “Stati Generali della Comunicazione per la Salute – PNRR: informazione, partecipazione, trasparenza per il rilancio dell’Italia”.

L’evento è stato organizzato dalla Conferazione FederSanità ANCI regionali, in collaborazione con PA Social (Associazione nazionale per la nuova comunicazione”, con l’obbiettivo di stimolare il dibattitto sul tema dello stretto legame tra Salute Pubblica e PNRR e accompagnare il cambiamento attraverso la Comunicazione della Missione 5 (“Inclusione e Coesione”) e 6 (“Salute”) del PNRR. A questo scopo, oltre a workshop in cui gli esperti della Comunicazione avranno l’opportunità di esporre i propri argomenti, vi sarà una Tavola Rotonda operativa per affiancare le istituzioni nazionali nel difficile compito di comunicare la transizione.

Proprio in merito al tema della Comunicazione del PNRR e del monitoraggio civico dei progetti del PNRR per il settore della salute e della sanità interverrà il Coordinatore Nazionale di LIBenter, Prof. ssa Nicoletta Parisi, nel pomeriggio di mercoledì 13 settembre.

Scarica la locandina dell’evento a questo link.

MV

Il Ministero dell’Interno fornisce risposte a quesiti sul PNRR

Il Ministero dell’Interno – Dipartimento per gli affari interni e territoriali, direzione centrale della finanza locale – ha diramato alla Prefetture una circolare con oggetto “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Risposte a quesiti” in merito alle procedure di attuazione del PNRR.

La circolare n. 94 dell’8 agosto 2023 risponde a quesiti pervenuti dai Funzionari dei Presidi territoriali durante la Sessione formativa dello scorso 12 luglio 2023.

Le domande toccano vari argomenti, e sono suddivise nelle seguenti categorie:

  • Principio “Dnsh”;
  • Funzionalità generiche del Sistema informativo “Regis”;
  • Funzionalità Sistema informativo “Regis” – Tile “Anagrafica Progetto”;
  • Funzionalità Sistema informativo “Regis” – Tile “Monitoraggio Rendiconto di Progetto Ardl”;
  • Quesiti di carattere generale.

Ad esempio, il Ministero specifica che “Nel caso vengano rilevati o segnalati CUP relativi ad interventi finanziati da misure non PNRR, sarà necessario aprire un ticket sul Sistema ReGiS e richiedere l’eliminazione di tale CUP” come risposta alla domanda “Come comportarsi nel caso in cui siano presenti in ReGiS CUP relativi ad interventi non finanziati dal PNRR?”.

Leggi la versione integrale della Circolare.

MV

Approvata la terza rata del PNRR italiano

La Commissione europea ha finalmente dato il via libera per il pagamento della terza rata da 18,5 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano, la cui richiesta era stata presentata il 30 dicembre 2022. La terza rata sarà erogata non appena il Comitato Economico e Finanziario del Consiglio approverà la decisione della Commissione.

La Commissione ha valutato positivamente il lavoro svolto dall’Italia negli ultimi mesi: “L’Italia ha mostrato molti progressi nell’attuazione delle riforme e degli investimenti cruciali inclusi nel suo piano per la ripresa e la resilienza. Riformare il sistema sanitario, giudiziario e fiscale. Investire nei servizi pubblici digitali e nel rendere il trasporto pubblico più sostenibile. Aprendo nuove possibilità per le imprese di prosperare, grazie a una legge sulla concorrenza” ha detto la Presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen.

I traguardi ed obbiettivi previsti per il semestre di riferimento (luglio-dicembre 2022) erano 55: l’Italia ne ha raggiunti 54, accordando con la Commissione di spostare il 55esimo (la creazione di nuovi alloggi per studenti) alla rata successiva, ovvero al primo semestre 2023. Di conseguenza, è stata apportata una decurtazione di 519,5 milioni di euro dal budget previsto di 19 miliardi.

Con questo traguardo ne arriva un secondo: è stato dato il parere favorevole alle modifiche contenute nella prossima (quarta) rata di erogazione dei fondi del Next-GenerationEU, di cui si è parlato nella precedente notizia sul nostro sito.

Tuttavia, quello che ci si chiede ora è: stiamo andando nella giusta direzione? Le riforme e gli investimenti che stiamo realizzando saranno davvero occasione di ripresa e di sviluppo per il nostro Paese?

Sicuramente, per quanto è emerso finora, soltanto poche delle modifiche ai processi decisionali della Pubblica Amministrazione, richieste da Bruxelles, sono state realizzate; ma ciò che più preoccupa è il fatto che le poche riforme e investimenti realizzati, siano stati realizzati con vecchie procedure tradizionali, che altro non fanno che tenere l’Italia ancorata al passato. Pare, difatti, che la volontà e gli sforzi di immaginare processi decisionali più innovativi e dinamici siano carenti, che si faccia fatica a realizzare opere che abbiano realmente come obbiettivo un miglioramento futuro, per le generazioni che verranno.

Il problema sta tutto nella classe politica italiana, che altro non fa che attaccarsi alle tendenze sociali e agli umori del popolo, non riuscendo ad andare molto oltre le prossime sfide elettorali. Da qualche decennio a questa parte, pare che prendersi a cuore il dovere di portare il Paese verso un miglioramento concreto, che guardi al futuro e non solo al presente, sia il compito più arduo.

Marta Venturelli

Proposte per la revisione del PNRR e del capitolo REPowerEU – Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano è stato definito tra settembre 2020 e aprile 2021. L’approvazione è avvenuta il 13 luglio 2021, con Decisione di esecuzione del Consiglio europeo il quale recepì la proposta della Commissione.

A più di due anni dalla sua approvazione, il Governo italiano ha richiesto la modifica del Piano: la bozza per la diramazione è del 27 luglio 2023. A questo link la scheda di sinstesi.

Una modifica era già stata approvata dalla Commissione: quella che prevedeva l‘inserimento del Capitolo REPowerEU all’interno dei Piani nazionali con l’obbiettivo di ridurre la dipendenza dal gas russo.

E’ proprio il Regolamento europeo 241/2021 (che istituisce il Dispositivo per la Ripresa e la resilienza), all’art. 21, a prevedere la possibilità di “Modifica del piano per la ripresa e la resilienza dello Stato membro”. La possibilità di revisionare il Piano si presenta qualora la raggiungimento dei milestones e target previsti non risulta più realizzabile, a causa del sopraggiungimento di circostanze oggettive. Inoltre, “gli Stati membri possono chiedere assistenza tecnica per l’elaborazione di tale proposta nell’ambito dello strumento di sostegno tecnico” alla Commissione europea.

Tali “circostanze oggettive” sono quelle circostanze che al momento della stesura del Piano non erano prevedibili dal legislatore; e che, essendo ora sopraggiunte e avendo modificato uno o più elementi su cui il Piano poggiava le proprie fondamenta, rendono la sua realizzazione impossibile o di problematica attuazione, ovvero il caso in cui milestones e target previsti non abbiano più come conseguenza un impatto concreto per la comunità di riferimento.

La motivazione sottostante le attuali proposte di modifica è sicuramente il mutato contesto geopolitico internazionale, avvenuto di seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e le conseguenti ricadute economiche e sociali, dovute alla tendenza inflazionistica trainata dai prezzi delle materie prime e dai costi energetici.

In questi mesi di confronto con la Commissione europea, con le Amministrazioni centrali titolari di intervento e con i soggetti attuatori, è emersa in modo evidente la necessità di trovare nuove soluzioni tecnico procedurali più adeguate a raggiungere tutti gli obbiettivi e rafforzare l’ambizione delle riforme e degli investimenti che superassero le evidenti criticità riscontrate ed i ritardi accumulati.

Le proposte di modifica non eliminano nessuna riforma, l’obbiettivo è quello di rafforzarne l’impianto riformatore, con l’introduzione di misure specifiche ed investimenti a supporto di queste ultime.

Le proposte di modifica riguardano 144 investimenti e riforme e possono essere suddivise in tre categorie:

  • Modifiche formali relative alla descrizione delle misure e soprattutto ai meccanismi di verifica,
  • Modifiche e riprogrammazioni delle misure che le Amministrazioni hanno proposto di riprogrammare a favore di interventi coerenti di natura settoriale,
  • Misure che si propone di definanziare dal PNRR e di salvaguardare attraverso la copertura con altre fonti di finanziamento

Leggi la relazione completa a questo link.

Marta Venturelli

Conversione in legge del decreto-legge 29 maggio 2023, n. 57

Lo scorso 26 luglio è stato convertito in legge il decreto-legge n. 57 del 29 maggio 2023, recante “Misure urgenti per gli enti territoriali, nonche’ per garantire la tempestiva attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per il settore energetico”.

Consulta il decreto legge a questo link.

Il decreto, che è composto da 4 articoli, prevede disposizioni che rendano possibile una tempestiva attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Tra queste, si segnala in particolare l’art. 2, il quale modifica il Nuovo Codice dei Contratti pubblici (DECRETO LEGISLATIVO 31 marzo 2023, n. 36, convertito con modificazioni dalla L. 26 maggio 2023, n. 58 ed entrato iin vigore lo scorso 1 luglio 2023) in relazione alla promozione della parità di genere nell’ambito dei “Criteri di aggiudicazione degli appalti di lavori, servizi e forniture” ( art. 108 ).

MV