I conti non tornano. Il Decreto Sud va “convertito” al più presto

“Arriva il disegno di legge di bilancio «seria e realistica» (così Giorgia Meloni commentando: «basta sprechi!») che deve fare i conti con «le poche risorse» disponibili (così il viceministro dell’economia e delle finanze Maurizio Leo). In Parlamento la manovra, comprensiva di ventiquattro miliardi a cui aggiungere i quattro del decreto fiscale collegato, si prevede non subisca emendamenti almeno da parte della maggioranza di Governo (così Matteo Salvini).

Intanto deputati e senatori sono chiamati a deliberare a breve termine sulla conversione in legge del cosiddetto “Decreto Sud”, intitolato “Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonché in materia di immigrazione”. Si tratta del decreto-legge del 19 settembre 2023, pubblicato in Gazzetta ufficiale nello stesso giorno e in vigore dal giorno successivo. Va convertito entro il 18 novembre prossimo, altrimenti il provvedimento decadrà”.

Questo l’incipit dell’articolo della Professoressa Nicoletta Parisi e del Professor Dino Rinoldi, pubblicato sul quotidiano online Linkiesta il giorno 19 ottobre 2023.

Il Decreto viene accusato di presentare “gravi anomalie”, andando ad inserirsi nella lista dei cosiddetti “decretini che i governi negli ultimi anni sono accusati di produrre con dovizia”, e creando situazioni di incertezza anche sul piano dell’attuazione del PNRR.

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MV