Che cosa è il Pnrr

Cosa è il PNRR

Per far fronte e riparare i danni, economici e sociali, causati dalla pandemia da Sars-Cov2, l’Unione europea e i suoi Stati membri stanno mettendo a disposizione risorse di straordinaria dimensione.

Se è vero che ciò accade già dallo scorso anno, ad esempio con le erogazioni previste dal Regolamento (UE) 2020/672, ci troviamo ora dinanzi a una serie di strumenti finanziari che tutti insieme cubano più di 1800 miliardi di euro.
Nello specifico, sono il “Quadro finanziario pluriennale 2021-2027” e il piano NGEU. Il ruolo dell’Unione europea in questa partita sta nell’aumentare le cosiddette  «risorse proprie» per consentire l’emissione di titoli di «debito comune» necessari a finanziare questi strumenti.

Il fine è quello di avviare un piano di ripresa dell’intera Unione europea e di ciascuno dei suoi Stati membri. Nel farlo, si vuole garantire un modello di sviluppo che sia ecologicamente sostenibile, che metta il digitale al centro e che sia duraturo per molte generazioni.

Il programma europeo di finanziamento è dunque avviato, e ciascuno Stato ha dovuto presentare il proprio Piano nazionale entro il 30 aprile 2021:  deve essere ora approvato dalla Commissione europea (entro le otto settimane successive) e dal Consiglio dell’Unione (entro le successive 4 settimane).

In Italia, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) pianifica investimenti e spese tenendo conto sia dei 208,8 miliardi di euro previsti inizialmente da NGEU, sia di risorse derivanti dal bilancio pluriennale UE.

Lo stanziamento per l’Italia è ripartito in prestiti (per inizialmente 127.4 miliardi) e sovvenzioni a fondo perduto, ma non senza condizionalità (per inizialmente 81.4 miliardi).
Le risorse finanziarie devono essere impegnate nel periodo compreso fra il 2021 e il 2026. Il 70% delle sovvenzioni deve comunque essere utilizzato entro il 2023; e tutti i progetti devono essere approvati entro quello stesso anno.