
LIBenter come esperimento pilota
L’evoluzione futura dell’Unione europea dipenderà anche dalla capacità dell’Italia di impiegare efficacemente le nuove risorse europee introdotte per affrontare l’emergenza sanitaria.
Al tempo stesso l’Italia non può farsi trovare impreparata di fronte a questa sfida.
La sperimentazione di LIBenter, che prevede tanto un metodo di monitoraggio del PNRR quanto una strategia di coinvolgimento diretto della società civile, può essere una prova pilota, in un momento cruciale, che faccia da apripista ad altri modelli di valutazione futura delle politiche pubbliche nazionali e comunitarie.
Sarebbe un lascito duraturo del PNRR se l’esperienza auspicabilmente positiva accumulata in questo caso portasse a stabilire criteri di valutazione delle politiche pubbliche da applicare anche in futuro: criteri che dovrebbero diventare parte integrante dello stesso processo di formazione del bilancio pubblico.
Un altro elemento di interesse è che è alle porte una possibile riforma del Patto di stabilità e crescita, e le nuove regole fiscali europee dovranno giocoforza combinarsi con quelle di gestione soprattutto della Recovery and Resilience Facility. Sviluppare una metodologia condivisa, che consenta la selezione degli investimenti migliori e più in generale della spesa meglio in grado di sostenere la crescita, potrebbe finalmente portare all’approvazione di una golden rule che escluda, ai fini del rispetto del patto, queste spese.
I benefici per il nostro Paese e in generale per l’Europa sarebbero enormi.