Le ombre che avvolgono il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sollevano allarmi crescenti. L’esecutivo continua a negare la pubblicazione di dati cruciali, rendendo difficile una valutazione precisa dei progressi del PNRR, proprio quando dovrebbe entrare nella fase decisiva.
Fondazione OpenPolis, continua a chiedere trasparenza. Alla richiesta di settembre di accesso agli atti tramite FOIA, il Governo ha risposto in modo interlocutorio, promettendo la pubblicazione dei dati solo dopo ulteriori verifiche, nonostante i termini siano scaduti. Con il 26% dei fondi spesi al 30 giugno 2024, l’assenza di dati specifici rischia di compromettere la gestione del piano.
Secondo le norme previste dal decreto PNRR quater, n.19 del 02/03/2024, i soggetti attuatori avrebbero dovuto aggiornare i dati circa lo stato di avanzamento, inclusa la spesa, nella piattaforma ReGisS entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge.
Sono ormai trascorsi 190 giorni, e la situazione resta poco chiara: o il Governo fatica a gestire i fondi, o sta cercando di nascondere difficoltà non ancora dichiarate. Il Governo, infatti, ha condiviso soltanto dati aggregati, senza specificare lo stato dei singoli interventi a livello territoriale, un aspetto fondamentale per monitorare la puntualità e l’efficienza dei progetti. L’assenza di questi dati impedisce una valutazione accurata, sollevando – magari inutilmente – dubbi sulla gestione dei fondi pubblici.
La mancata pubblicazione dei dati sulla spesa per singolo progetto è vista come una scelta politica per minimizzare le situazioni di criticità.
I dati sulla spesa sono fondamentali per verificare se le opere avanzano davvero. Ogni progetto è composto da una fase procedurale e da una esecutiva: la fase procedurale è tracciabile tramite atti pubblici, ma solo i fondi erogati alle imprese vincitrici degli appalti rivelano la concreta realizzazione degli interventi.
Il monitoraggio tramite il SAL (stato di avanzamento lavori) è essenziale per gestire i fondi, certificare i progressi e garantire il rispetto dei termini contrattuali. Sapere quanti fondi sono stati spesi per ciascun progetto aiuta a capire la reale evoluzione delle opere, offrendo una fotografia fedele dell’attuazione del PNRR. Senza questi dati, le promesse di trasparenza rimangono solo parole.
IC
LIBenter, insieme a tutte le numerose organizzazioni aderenti alla campagna Dati Bene Comune, è pronto a nuove azioni per spingere verso una maggiore trasparenza e responsabilità.