Revisione Codice appalti: nuove proposte di ANAC per migliorare clausole sociali e parità di genere

L’ANAC ha recentemente pubblicato un correttivo al nuovo Codice dei contratti pubblici per migliorare la chiarezza e l’efficacia delle norme riguardanti le clausole sociali e la parità di genere.

Uno dei principali dubbi di ANAC riguarda la gestione delle clausole sociali. L’attuale Codice dei contratti pubblici tratta queste clausole in vari articoli non sempre coerenti tra loro, causando sovrapposizioni normative che rischiano di complicare l’applicazione pratica delle tutele previste. ANAC propone un riordino normativo che assegni a ciascun obiettivo la tutela corrispondente. In particolare, richiede il coordinamento tra l’art. 11, comma 2, (Principio di applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore. Inadempienze contributive e ritardo nei pagamenti) e l’art. 57 (Clausole sociali del bando di gara e degli avvisi e criteri di sostenibilità energetica e ambientale), soprattutto per i contratti aventi ad oggetto servizi di natura intellettuale e forniture senza manodopera.

ANAC propone una revisione dell’art. 57, comma 1, al fine di prevedere la presenza obbligatoria delle clausole sociali destinate a tutelare la stabilità occupazionale. Attualmente, tali clausole sono subordinate alla valutazione della tipologia di intervento e del settore di riferimento. Inoltre, ANAC suggerisce di eliminare il riferimento alla tutela dei soggetti svantaggiati da questo articolo, spostando questa tutela all’art. 61, in modo che essa venga realizzata anche nell’ambito del terzo settore, garantendo la difesa e l’accompagnamento dei beneficiari che sono soggetti in situazioni di svantaggio.

Un altro aspetto centrale delle proposte ANAC riguarda l’introduzione di clausole per promuovere la parità di genere. Il Codice dovrebbe obbligare l’inserimento nei bandi di gara di requisiti che favoriscano le pari opportunità, sia come requisiti di partecipazione sia come requisiti premiali.

Per evitare oneri eccessivi che potrebbero diventare barriere all’accesso o portare a una sistematica disapplicazione tramite deroghe, ANAC suggerisce di non rendere obbligatoria la riserva del 30% per l’assunzione, misura prevista solo per il PNRR e indebitamente estesa ad altri ambiti. Al contrario, propone di includere come possibile requisito di accesso la presentazione del Rapporto sullo stato del personale maschile e femminile, e come requisito premiale la certificazione rosa.

Per leggere le proposte emendative di ANAC in versione integrale, clicca qui: https://www.anticorruzione.it/-/codice-appalti-numerose-criticità.-le-proposte-di-anac-per-la-revisione

IC