Il nuovo regime giuridico per gli affidamenti relativi alle opere PNRR e PNC

E’ del 1 luglio 2023 l’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n.36. Emerge ora la necessità di coordinamento interpretativo tra la legislazione appena introdotta e la disciplina già operante in suddetta materia.

A questo proposito è intervenuta la Circolare esplicativa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del giorno 12 luglio 2023, recante “Il regime giuridico applicabile agli affidamenti relativi a procedure afferenti alle opere PNRR e PNC successivamente al 1 luglio 2023 – Chiarimenti interpretativi e prime indicazioni operative”.

La circolare in questione contiene importanti chiarimenti interpretativi rispetto alle disposizioni di tipo derogatorio introdotte dal decreto legislativo n.36/2023, in riferimento agli affidamenti delle opere PNRR e PNC. Difatti, tenendo conto della normativa introdotta con il decreto 77/2021, la circolare chiarisce che, solo fino al 31 dicembre 2023, i comuni non capoluogo ricorrendo alle aggregazioni con i soggetti previsti dalle succitate norme derogatorie, di cui alla precedente normativa sulla semplificazione (CUC istituite con Consorzi o convenzioni, Convenzioni con SA, ecc.), non devono qualificarsi. Il sistema di qualificazione del nuovo codice degli appalti pubblici avrà effetto solo nel 2024.

La normativa applicabile fino al 31 dicembre 2023, per affidamenti e contratti PNRR e assimilati, è, dunque, quella derogatoria, di cui al regime speciale introdotto dall’art.1 dl 32/2019, come modificato dall’art. 52 del dl 77/2021.

MV